Ampangorina
Ogni giorno, molti visitatori vengono ad Ampangorina, il villaggio più grande dell’isola, principalmente per ammirare i giochi incessanti dei lemuri maki.
Negozi e bancarelle di artigianato locale, diversi hotel e ristoranti e, soprattutto, la presenza dei lemuri fanno di Ampangorina il villaggio più visitato dell’isola.
I negozianti vendono le tovaglie ricamate Richelieu che sono cucite sul posto e che sono particolari al villaggio. . Si possono anche trovare cesti malgasci, lambas (parei), statue di legno, dipinti malgasci ricchi di colori caldi, spezie, achards (condimenti locali), collane di semi…
Andrekareka
Andrekareka è divisa in due parti: Andrekareka Hely e Andrekareka Be. Come tutti i villaggi posizionati a l’ovest di Nosy Komba, Andrekareka e’ esposta a un vento che soffia tutti i pomeriggi. Dtto in Malgascio “Talio”.
Andrekareka Hely è un villaggio di pescatori che è cresciuto dall’arrivo dei vazahas (stranieri) che costruiscono la loro case di vacanza.
Andrekareka Be è anche un villaggio di pescatori che è famoso sull’isola per la produzione di vasi di argilla. Questi vasi sono utilizzati per le piante, ma anche per raccogliere la brace calda.
Anjiabe
Questo villaggio di pescatori nel sud-ovest dell’isola è molto grande. È il secondo villaggio più popolato dell’isola. Per molti anni, la coltivazione della vaniglia è stata l’attività principale.
Le piroghe di Anjiabe si distinguono perché sono le prime ad aver installlato un tendalino quale protezione contro il sole e la pioggia per i propri passeggeri.
Come in tutti i villaggi di Nosy Komba sia che siano sul bordo dell’acqua sia che siano in montagna le scene della vita malgascia si ripetono, le donne fanno la treccia o preparano il pasto per la familia e gli uomini che hanno terminato il lavoro di pesca, o le coltivazioni, approfittano di una siesta sotto i tamarindi e manghi o giocano a contese partite di domino.
Ankiririky
La più grossa quantità di frutti proviene da questo villaggio : banane, ananas, manghi, papayes, corossols, avocado, albero del pane, piantagioni di vaniglia, caffé e pepe.
I locali della montagna discendono regolarmente durante la settimana nei villaggi sottostanti al fine di vendere il loro raccolto e talvolta vanno anche a Nosy Be.
I bambini scendono tutti i giorni per recarsi a scuola sia nel villaggio di Antitorono o quello di Ampangorina Ritornano in montagna durante il pomeriggio, qualsiasi sia la stagione, quando arriva la stagione delle piogge il cammino é molto scivoloso. Tuttavia, la scuola Akiba, situata negli altipiani, riceve sempre più bambini.
Ankiririky luogo ideale per conoscere realtà Malgasce.
Antanabe
Il più grande villaggio della montagna. Ideale per conoscere la vita quotidiana sulle alture.
La vita a Antanabe é rurale e rustica : i locali vivono delle loro coltivazioni e dell’abbondante pollame e anatre. I locali coltivano frutti: ananas, banane, manghi, litchis, goyave, corossol, “cuore di bue” e vaniglia.
Antamotamo
Villaggio di pescatori e di costruttori di piroghe di stirpe reale “Zafiny Mena”, segno di importante distinzione. Una grande parte di piroghe sono costruite qui.
Antamontamo non é nei soliti circuiti turistici, la spiaggia non é certo una delle più belle dell’isola, tuttavia nel villaggio regna un clima autentico, riposante e calmo.
Antanamonpera
Situato a 500 metri d’altezza. Quando i Francesi hanno preso possesso dell’isola di Nosy Komba e di Nosy Be nel 1841, i missionari cattolici Francesi hanno creato un centro religioso nel villaggio, di cui il nome “Antanamonpera”.
Fino agli anni 1970, i sacerdoti supervisionavano le piantagioni di ylang ylang i cui fiori venivano distillati nel villaggio di Ampangorina.
Vicino al centro religioso si trova la riserva di d’Antanamonpera. Nel 1947 il reverendo Padre Albert, membro della comunità dei cappuccini ebbe l’iniziativa del progetto Arboretum che accoglie alberi di tutte le parti del mondo ed e’ proprio questo progetto che reinforesta i 60hc. Oggi rimangono solo pochi alberi.
Antanasefo
Antanasefo: “Villaggio del Capo”, situato a 510 Mt d’altezza.
Storicamente il capo villaggio di Ampangorina abitava la. Molte le coltivazioni di ylang-ylang, pepe e caffé.
Tsarabanja
Un po’ più a sud di Antanasefo, a Tsarabanja, vive Robert, un famoso guaritore conosciuto in tutta la regione, che per molti anni ha fatto “betsabetsa”, una bevanda artigianale fatta dalla fermentazione della corteccia di canna e del succo.
Antitorono
Antitorono è un villaggio di pescatori vicino alla cascata del corso d’acqua Andranobe.
Alcuni giovani sono pescatori di cocomeri di mare, i piu’ vecchi pescano con le nasse di loro fabbricazione. Il villaggio profitta di energia idroelettrica, una turbina é stata installata nel corso d’acqua e produce l’energia necessaria al fabbisogno locale con una leggera partecipazione.
Stefano Italiano, originario di Roma passa una buona parte dell’anno sul posto occupandosi del villaggio : strade, distribuzione d’acqua, scuole, e construzioni…
Flobert, come suo padre Robert, guaritore del villaggio di Tsarabanja, è un osteopata locale che riceve molti pazienti dall’isola, ma anche da tutta la regione.
Antranokomanda
Situata in cima all’isola a più di 600m, la residenza del comandante era il luogo dove vivevano i primi capi del distretto di Nosy Be. All’epoca c’era un sanatorio. Antranokomanda non esiste più.
Un po’ a est, c’è un punto panoramico da cui si può osservare tutta la baia di Nosy Be, Nosy Faly, e in una giornata molto chiara è possibile vedere Nosy Mitsio e anche la montagna dei francesi a Diego-Suarez.
Antrema
Antrema è un villaggio di pescatori situato a l’estremità sud dell’ isola che si caratterizza per le sue acque cristalline e le sue spiagge di sabbia fine e bianca.
Le spiagge di Antrema ricordano le spiagge di Seychelles, circonate da enormi massi, dove l’acqua limpida carezza la bianca e soffice sabbia.
I delfini adorano dare spettacolo.
Di fronte ad Antrema si vede la piccola isola “Dumanoir”, un grosso scoglio dove c’é la tomba di un colono che abitava ad “Ambanja”, Mr Dumanoir.
Sarodrano
Conosciuto anche come il “villaggio de fabbri” a l’ovest vi é un cimitero.
Nel 1895 durante la prima fase sella guerra franco-merina i militari francesi morti in combattimento sono stati trasferiti nel sanatorio presso il villaggio per essere curati dal padre cappuccino. Ci sono stati morti e tra loro alcuni sono sotterrati nel cimitero all’ovest del villaggio, dove in totale ci sono 99 tombe.